mercoledì 16 febbraio 2011

Torrijas!

Eccovi, come promesso, la ricetta della prima tapas dolce che ho preparato per il brunch di domenica.

Le torrijas sono un dolce tipico della Spagna dalle origini abbastanza antiche che normalmente viene preparato durante il periodo pasquale, per la precisione durante la Settimana Santa.
Sono molto simili al corrispettivo pan perdu francese, anche se più aromatiche e golose grazie anche all'aggiunta del miele probabilmente retaggio di origine araba.
Son davvero deliziose anche se consumate qualche giorno dopo la preparazione e molto pratiche se si vuole smaltire un po' di pane avanzato e, malgrado l'apparenza, sono anche molto leggere (per la serie che senza accorgertene ne mangi dieci e poi ti ritrovi con una taglia in più in un secondo) ;)!



Ingredienti: un filone di pane abbastanza grosso, circa un litro di latte, una stecca di cannella, la buccia di mezzo limone, circa sei cucchiai di zucchero, 2 o 3 uova, olio di arachidi per friggere, miele per la copertura.

Preparazione: Tagliate il pane a fette spesse. E' preferibile che il pane sia del giorno prima in modo da non essere più tanto morbido, se però è fresco, dopo averlo tagliato, passatelo per alcuni minuti in forno a temperatura bassa in modo da farlo leggermente biscottare.
In un pentolino scaldate per circa 15 minuti il latte insieme alla cannella e alla buccia del limone (ovviamente non paraffinato e possibilmente biologico), quando si sarà raffreddato aggiungete lo zucchero mescolando bene. Nel frattempo sbattete in un piatto fondo le uova. Quando il latte sarà tiepido versatene una parte in un piatto o in un recipiente basso e iniziate ad immergere il pane in modo che ogni fetta sia ben impregnata da entrambi i lati. Dopo averle passate nel latte, ripetete per ogni fetta la stessa operazione passandole, questa volta, nell'uovo sbattuto. Mano a mano che le varie fette di pane sono imbevute di uova e latte, iniziatele a friggere in una padella dai bordi alti con olio caldo e abbondante.



Friggete poche fette di pane alla volta o si formerà troppa schiuma e girate ogni fetta in modo che la cottura sia uniforme. Quando sono cotte adagiate tutto su un abbondante strato di carta assorbente in modo da togliere l'olio in eccesso.



Quando tutte le fette saranno cotte e asciutte riponetele sopra un vassoio e fatele raffreddare. Nel frattempo fate scaldare in una padella del miele sciogliendolo con poca acqua e una parte della buccia del limone per aromatizzarlo. Quando il miele è liquido passatelo a cucchiaiate sopra le torrijas girandole per in modo che ne siano ricoperte in modo abbastanza uniforme. Sono da servire fredde e si conservano bene per un paio di giorni se conservate in frigo.

In alternativa se non volete ricoprirle di miele potete passarle nello zucchero semolato aromatizzato con un po' di cannella in polvere.

5 commenti:

  1. onnivora ma piddicchiusa16 febbraio 2011 alle ore 18:32

    la corruzione dilaga anche su questo blog!!!
    ebbene sì, lo confesso: ho peccato. una di queste delizie è arrivata tra le mie grinfie e ho ceduto. volevo fare il critico neutro e distaccato, ma adesso che sono stata corrotta voglio di più, sempre di più!! che cosa? più corruzione ancora (ovvio eh!). dovrò fare solo commenti incensatori e panegirici? ebbene sì li farò. sono disposta a tutto per avere una di queste leccornie. certo.... questo riguarda solo zagà... essendo stata lei a elargire una grossa torrijas!!! il che non preclude a nisetta la possibilità di essere altrettanto "generosa" pena indicibili ricatti... già già.
    comunque devo dire che tutto pensavo tranne che fosse pane! era semplicemente una delizia profumata e dolce. una bontà!!

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  2. Io sono un ammiratore incondizionato degli struffoli. Solo a pensarci mi vengono gli occhi a cuoricino...
    Il sapore di questo tuo dolce non dev'essere molto diverso, no?
    Un salutone,
    Guilhem

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  3. Uhmm no, le torrijas hanno una consistenza del tutto diversa rispetto agli struffoli. Queste dentro sono morbide e sanno di cannella e latte con un vago aroma di limone. Anche il miele di fuori è diverso perché qui rimane più liquido quasi come uno sciroppo.

    Però secondo me la bontà è la stessa... da provare sicuramente!

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