D'altra parte questa tradizione tipicamente calabrese, ma diffusa in buona parte del meridione, ha origini antiche come la simbologia che lega, come risaputo, le uova alla rinascita primaverile.
E in verità di ricette per fare le ciambelle pasquali ne esistono un'infinità, così come infiniti sono i nomi che queste assumono a seconda dell'impasto e della zona geografica in cui vengono preparate, Campanari, Cuculi, Cuzupe, Ninni...
Fra tutta questa varietà ho scelto di presentarvi una delle possibili ricette per fare i Cudduraci, nome assunto da questo dolce nella zona del regino, dove tradizionalmente tali ciambelle venivano scambiate tra i fidanzati (e preparate per questo a forma di cuore e con tantissime uova) come simbolo di amore e prosperità. Oggi la tradizione di scambiarle tra fidanzati si è persa, ma quella di mangiarle durante la scampagnata del Lunedì di Pasqua è rimasta così come proposto nel menù che vi ho presentato.
Cudduraci!
Dosi: 1, 200 gr di farina, 200 gr. di burro, 400 gr. di zucchero, 6 uova, 8 uova sode, 1 bustina di ammoniaca, 2 bustine di vanillina, la buccia grattugiata di un limone, qualche dito di vino dolce.
Procedimento: Lavorare i tuorli con lo zucchero fin quando saranno ben montati e quindi aggiungere il burro dopo averlo ammorbidito bene. A parte montate a neve ferma la metà degli albumi. Quindi aggiungete al composto di uova, burro e zucchero anche la farina setacciata insieme alla vanillina, la buccia del limone, gli albumi montati, il vino e infine l'ammoniaca sciolta in due dita di latte tiepido. Mescolate quindi il tutto fin quando non ricaverete una palla di pasta morbida ed omogenea e quindi lavoratela ricavando dei cestini, dei cuori o delle ciambelle in cui riporrete al centro le uova sode bloccandole con una strisciolina di basta. Decoratele spennellandole con gli albumi rimasti e delle codette di zucchero colorate e quindi deponetele su una placca da forno coperta da carta facendo attenzione a che siano bene distanziate perchè cuocendo aumenteranno di volume.
Fate quindi cuocere per circa venti minuti in forno a 180 gradi.
Si conservano per qualche giorno se riposte in barattoli chiusi ermeticamente o scatole di metallo.
:D E tu sei della provincia di Reggio Calabria e non me lo dici?? ahahahaha..anche io lo sono!! cmq cercavo da una vita questa ricetta e mi sa che oltre a quella che avevo trovato provo anche la tua...poi voterò la migliore! :-p Ciaooo e Buona Pasqua!!
RispondiElimina