venerdì 9 dicembre 2011

Blanco y negro: piatto unico con fagioli piccanti e manioca al cocco!

Questa fantasia cromatica mangereccia si ispira un po’ al Messico, ma col libertà di interpretazione! I fagioli sono quelli neri messicani, resi piccanti dai peperoncini verdi, e ad accompagnarli c’è un delicatissimo umido di manioca e platano cotto nel latte di cocco. Per quanto da leggere l’accostamento possa sembrare alta intrugleria stregonesca, suggerita in diretta da qualche mamy o stregone caraibico, in realtà ne risulta un accostamento molto armonico e delicato, perfetto per esser arrotolato in morbide tortillas.

Eccovi le dosi per 4 persone circa:

fagioli: fagioli neri secchi g 250, peperoncini verdi piccanti 2, olio di semi, un grosso spicchio d’aglio, sale.

umido di verdure: una manioca di misura media, un platano (la banana verde da cuocere), una banana matura, una cipolla, circa 200 g di latte di cocco (si trova in vendita in scatola), uno spicchio piccolo d’aglio, sale, ½ cucchiaino di zenzero in polvere.

“tortillas”: 300 g di farina bianca 00, 150 g circa di farina di mais (io qui ho usato quella bianca, ma va benissimo quella gialla da polenta), due cucchiai d’olio di semi, sale, latte e acqua q.b.

Mettete a mollo i fagioli almeno sei ore prima. Cuoceteli poi a fuoco dolcissimo sommersi d’acqua, con l’aglio schiacciato. Durante la cottura aggiungete il peperoncino privato di buona parte dei semi (sono piccantissimi, lasciatene giusto un pochino) e tagliato a pezzetti. Se dovete aggiungere acqua, fate in modo che sia calda perché per la cottura dei legumi è importante. Salateli solo quando i fagioli sono ben cotti e il liquido si è addensato.

Mentre i fagioli cuociono procedete con le altre verdure. Pelatele o sbucciatele e tagliatele tutte a grossi pezzi, a parte la cipolla che va invece tritata finemente. Mettete il tutto in una pentola dal fondo pesante (io ho usato la pentola di coccio) e coprite con il latte di cocco e con tre bicchieroni d’acqua. Fate bollire finché le verdure sono ben tenere e il liquido si è ridotto a una crema. Salate durante la cottura, senza esagerare perché deve essere di gusto delicato, ma aggiungete lo zenzero solo alla fine.

Per queste “specie” di tortillas procedete come per le crepes: in una ciotola stemperate bene le farine con un misto di acqua e latte, aggiungendone finché otterrete una pastella densa. Unite olio e sale e lasciate riposare un paio d’ore in frigorifero. Poco prima di portare in tavola il tutto, cuocete le tortillas come se fossero crepes, ungendo leggermente una padella antiaderente e caldissima con dell’olio di semi (aiutatevi con un pezzetto di carta assorbente o con una mezza patata) e versandoci ogni volta un mestolo di pastella. Girate la tortilla quando è cotta da un lato, per dorarla anche sull’altro.

Portate in tavola il tutto ben caldo, accompagnandolo con della birra spumeggiante!

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