Gulae philosophantis argumenta
"Ciò che piace fa bene" scriveva, intorno alla metà del Trecento, Maino dè Maineri, magister medicinae presso la corte dei Visconti. Difficilmente oggi una frase del genere potrebbe essere pronunciata in certi ambienti salutisti molto alla moda. Il rapporto fra piacere e salute è spesso vissuto, nella nostra società, in modo conflittuale. Tutto ciò che è goloso, saporito, piacevole al palato, zuccherino o grasso in qualche modo deve farci male. Ma non è stato sempre così.
La dietistica antica condivideva infatti il presupposto che il nostro corpo non ci inganna e che tende a desiderare di più gli alimenti di cui ha più bisogno e che per questo percepisce come più piacevoli!
La modernità ha finito invece per sottomettere ciò che è materiale a ciò che è razionale, la natura all'uomo. E i desideri del corpo vengono considerati distrattamente, come capricci o atti di lussuria da dover reprimere perché irrazionalmente nocivi. Perdendo così l'unità fra le varie componenti del nostro essere.
Tutto questo sproloquio solo per presentarvi una breve ricetta di una crema molto molto dannosa per il suo alto contenuto calorico, ma molto molto salutare per l'equilibrio psicofisico della nostra gola
Crema di burro al caffé
Le dosi sono ad occhio. Dipendono più che altro dalla quantità di crema che volete fare. Dato che è una crema abbastanza pesante, solitamente non se ne usa molta, per dar sapore ne basta un leggero strato. E' perfetta come crema per farcire le torte o i rotoli (come ad esempio il rotolo al caffè di cui vi ho già parlato o torte di mandorle, noci e simili). L'origine di questa ricetta non so quale sia. E' infatti una crema che le donne della mia famiglia si tramandano da generazioni.
Ingredienti: Burro, Caffè zuccherato (la dose dello zucchero dipende dal vostro gusto... L'importante è che sia caffé appena fatto e molto aromatico! Insomma non provate a farla con il caffè solubile perché verrebbe terribile).
Modalità: Prendete una ciotola rotonda non molto grande e iniziate a sbattere energicamente lo zucchero con una forchetta o spatolina in modo da ammorbidirlo e gonfiarlo. Quando sarà abbastanza morbido iniziate ad aggiungere piccole quantità di caffè per volta (direi non più di un cucchiaino) facendo attenzione a far assorbire di volta in volta tutto il caffè nel burro. Continuare fin quando la crema non diventa molto cremosa e scura (raddoppia quasi rispetto al burro iniziale) e il sapore non vi sembra buono.
[...] Inizio preparazione impasto secondo rotolo. ore 10,50 Secondo rotolo in forno. Preparazione crema di burro al caffè (ricetta di famiglia, è la crema della torta del “3novembre” di cui un giorno vi [...]
RispondiEliminadunque...io conosco questa crema perchè la mamma di una carissima amica olandese faceva una torta fantastica per il mio compleanno così farcita ...tra l'altro era anche bellissima da vedere...mi hai fatto venire una voglia...
RispondiEliminaBeh dall'Olanda al sud Italia... certo che questa crema è proprio internazionale allora! Ed io che la consideravo di famiglia :)
RispondiEliminaed invece... megliocosì!!! onore alla gran crema al caffè internazionale!!!
RispondiEliminaquesta ricetta un po' meno burrosa e un po' più zuccherosa la conosco... è nel ricettario della mia grande puffa genitrice.. alla voce "moretto al caffè". un dolce ideato, suppongo, da qualcuno che si chiamava moretto di cognome (visto che la sua usanza è quella di dare il titolo usando il nome di chi le ha dato la ricetta). comunque è un dolce asciutto e cioccolatoso che a fine cottura si taglia a metà e si farcisce con questa crema. il binomio cioccolato/caffè, non ve lo dico nemmeno, è fantastico. a casa mia era la torta più cucinata perché veloce da fare e buonissima. :D
RispondiEliminacmq quelle foto lì fanno davvero ingolosire... slurp!!!
sembrerebbe un dolce divino!!! passa la ricetta ^_^ grazie...
RispondiEliminaSì, anch'io la voglio la ricetta di questo Moretto al caffè!
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