domenica 30 gennaio 2011

Frittelle “povere” con lievito madre

Ecco Tobi ridotto in ...frittelle!

Gli ingredienti sono pochissimi e possono andar bene anche a chi ha problemi di intolleranze, purché non soffra di fegato! Essendo un fritto rientra nei cibi per una dieta ingrassante, ovviamente se ci si impegna a mangiarne una quantità SERIA  e non solo due o tre.











Ingredienti:
-olio per friggere 

-lievito madre 1 bicchiere

-acqua un bicchiere e mezzo

-farina (possibilmente mista manitoba e normale 00) qb

-aromi (facoltativi) e/o uvetta

-zucchero semolato o miele

Prima fase: mescolare un bicchiere di lievito madre (il nostro Tobi) con uno d’acqua e due cucchiai colmi di farina. Lasciar al tiepido per un’oretta, per permettere al lievito di recuperae vitalità.

Seconda fase: unire un altro mezzo bicchiere d’acqua e, se lo si desidera, gli aromi (io uso buccia grattuggiata di arancia o limone, ma se non li odiate come me potete usare aromi chimici.). Unire farina quanta basta per ottenere una consistenza simile a quella della crema pasticcera (più il composto è liquido e più si gongia, ma più e solido e meglio si versa...). Lasciar riposare al tiepido per un paio d’ore, perché il lievito madre è sempre lento. Se volete unire l’uvetta, questo è il momento. In tal caso attenzione a rimescolare prima di fare le frittelle, perché sarà tutta sul fondo.

Terza fase: le frittelle. Versare l’olio nella pentola che preferite per friggere (io uso un wok in ferro) e portare ad alta temperatura. Utilizzando due cucchiai, prelevare una cucchiaiata di pasta e versarla nell’olio, cercando di evitare che si sparpagli. La pasta si gonfierà immediatamente. Lasciar colorire e girare sull’altro lato. Quando anche il secondo lato è dorato, togliere dall’olio e metter su carta assorbente. Procedere così finché è finita la pasta, cuocendo più frittelle in contemporanea (il numero dipende dalla larghezza della padella. Io riesco a cuocerne 4 o 5).



Ultima fase (dolce): se volete considerare queste frittelle un dolce, allora cospargetele di zucchero oppure “sporcatele” di miele liquido (tutti i mieli diventano bel liquidi scaldandoli un poco).

Ultima fase (salato): potete usare queste frittelle anche per accompagnare salumi o sfiziosità salate. In tal caso ovviamente lasciate perdere gli aromi e l’uvetta. Invece volendo potete aggiungere delle olive a piccoli pezzetti.

PS/NB se avete dubbi sulla procedura del fritto chiedete a Zagà, saprà darvi qualunque risposta. In effetti vedrete che dei fritti vi parlerà sempre lei, a parte questa “intrusione” per Tobi J

3 commenti:

  1. onnivora ma piddicchiusa30 gennaio 2011 alle ore 18:01

    ok ritiro tutto quello che ho detto sul lievito madre.
    la tua dialettica serrata mi ha convinto! e...
    le foto delle tue delizie e prelibatezze di più!!!
    carissssssima nisetta spero che vorrai donarmi anche solo 50.000 palline fritte e zuccherose a me che sono una tua amica, ma che dico?, a me che sono la tua più cara amica. vero? ovviamente come obolo porterò qualcosa di marcio anche a Tobi eh!! (non sia mai che me lo inimico....)
    :-D

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  2. Ah, ma adesso tobi vuole solo pura e candida farina!!!!! e acqua di fonte naturalmente! ormai si è elevato fino a eteree purezze rispetto all'epoca dei mandarini marci de l melograno muffo!! ;-) In quanto alle palline... vedremo! al momento tobi è un poco offeso con te, sai com'è, non è una cosa bella sentire che qualcuno disprezza le tue origini :-D

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  3. onnivora ma piddicchiusa31 gennaio 2011 alle ore 22:34

    ecco ci mancava solo la faida con toby....
    :-/

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