Infatti quale modo migliore c'è di rispondere ad un unico "biscottone soffice", se non con tanti biscottini croccanti? E come non smentire l'affermazione di Nisetta secondo cui "in Italia il lievito per dolci è vanigliato", se non con una ricetta in cui come lievito si usa l'ammoniaca, ovvero il bicarbonato d'ammonio che tutto è, fuorché vanigliato?
La ricetta, come avrete dedotto dal nome, è di una delle mie nonne. Sono delle piccole ciambelline molto friabili e leggerissime che mia nonna cuoceva nel forno a legna quando ero bambina e che io mangiavo spesso per colazione inzuppate nel latte o che la mamma mi dava da portare a scuola per la ricreazione. Eran così buone che la maestra periodicamente mi diceva di chiederne alla mamma la ricetta ed io periodicamente gliela portavo insieme ad un sacchetto di biscotti apposta per lei.
Ovviamente ciò che le rendeva così buone era il forno a legna, per cui da allora di così gustose non ne ho più mangiate. Ma anche con il forno di casa, non sono per nulla male e si fanno mangiare una dopo l'altra con voracità.
Le dosi son più o meno queste (più o meno perché mia nonna le faceva ad occhio, così anche mia madre e di conseguenza anche io e quindi ora anche voi se le proverete):
circa 1Kg di farina, 250 gr di zucchero più una manciata per guarnire, 4 uova, circa 100 gr di burro, 20 gr di ammoniaca, latte quanto basta
Procedimento
Versate la farina e parte dello zucchero in una ciotola e poi unite il burro a tocchetti. Quando il burro è ben amalgamato aggiungete le uova leggermente sbattute con lo zucchero rimasto. A questo punto aggiungete all'impasto l'ammoniaca mischiando bene e infine aggiungete gradualmente il latte. Impastate tutto insieme molto energicamente con le mani (in teoria potreste usare il robot da cucina... ma non è la stessa cosa... non sarebbero più i biscotti della nonna) fin quando non si formerà una bella palla solida ed omogenea. Attenti a non esagerare con il latte perché l'impasto non deve diventare liquido o non riuscirete a formare i biscotti.
Una volta che la palla è pronta, iniziate a fare dei piccoli serpentelli di pasta da cui poi ricavare ciambelline o treccine (a seconda del gusto).
Disponete i biscotti su una teglia coperta da carta da forno, ricoprite ogni biscotto con un bel po' di zucchero semolato e infine infornate a 180 gradi in forno preriscaldato.
Durante la cottura si sprigionerà un disgustoso odore di ammoniaca. Non vi preoccupate, è normale. Con la cottura passerà e i biscotti non presenteranno alcun odore o sapore che la ricordi.
Una volta pronti, i biscotti si conserveranno per diversi giorni se avrete l'accortezza di riporli in una scatola di latta o barattolo di vetro con chiusura ermetica.
Ovviamente con queste proporzioni verranno biscotti per un esercito di nipoti affamati, per cui se non volete passare la giornata a sfornare biscotti, dimezzate le dosi!
cuoche e alchimiste. non avrei MAI potuto immaginare una ricetta con l'ammoniaca.
RispondiEliminaessendo un po' goffa è meglio per la mia incolumità che non mi metta a provare direttamente la ricetta chissà che disastri potrei combinare...
però mi offro come cavia per provare queste ciambelline :-P
che sprezzo del pericolo ^o^
Ma no, non c'è nessun pericolo con l'ammoniaca se la usi per fare i biscotti! E' un lievito comunissimo, si usa in moltissime crostate e biscotti caserecci soprattutto nel sud e centro Italia (al nord non saprei... magari si usa anche qui). Evapora completamente durante la cottura (per quello si sente la puzza) e quindi non presenta pericoli.
RispondiEliminaOvviamente non devi usare l'ammoniaca per i pavimenti, ma quella per dolci! ;)
La vendono in bustine al supermercato.
si usa anche al nord... ma a me non sta molto simpatico
RispondiEliminaChissà perché, ma non avevo dubbi in proposito! :)
RispondiEliminaho rischiato la vitaaaaa!!!
RispondiEliminamenomale che non mi sono messa subito all'opera (conoscendomi ho pensato fosse meglio aspettare nuove delucidazioni)
io pensavo davvero all'ammoniaca quella per i pavimenti!
oddio sono senza speranza...
farò la fine dei darwin awords lo sento... lo sento..
povera me sembro un incrocio tra pippo e paperoga
:'(