giovedì 21 aprile 2011

Un pic-nic vegetariano per il Lunedì dell'Angelo...

Anch'io, come Nisetta, ho deciso di proporvi un menù pasquale... e visto che lei ha deciso di fare l'anticonformista proponendo qualcosa di inusuale, io dal canto mio vi propongo invece qualcosa di tradizionalissimo... qualcosa di così tradizionale, da diventare quasi innovativo, come spesso accade alle tradizioni gastronomiche della vita di campagna che si stanno perdendo.

Per cui eccovi un bel menù per organizzare un pic-nic (rigorosamente vegetariano ovviamente) per la classica scampagnata del Lunedì dell'Angelo.

p.s. neanche qui troverete pulcini gialli, ma almeno qualche ovetto sì...

Ovviamente la prima cosa che occorre per un pic-nic che sia degno di questo nome è un bel prato fiorito e l'ombra di un grosso albero dove sistemare un plaid a quadratoni che sarà la nostra tavola per questa giornata...
Trovata la sistemazione migliore, non ci resta che tirar fuori dal nostro bel cestino di vimini le leccornie che avremo preparato nei giorni precedenti:


Pic-nic vegetariano


Per iniziare  e stimolare l'appetito

- Fave e piselli freschi da mangiare rigorosamente crudi per cui quando li comprate assicuratevi che siano veramente teneri.
- Delle belle fette di pane casereccio da mangiare con del buon formaggio di pecora stagionato.

Per riempirsi per bene e diventar satolli

Simil- quiche agli agretti
- Sartù di riso ripieno di polpettine di agnello felice, dev'essere tiepido per cui trasportatelo quando è ancora caldo in una borsa termica o avvolto in una coperta di lana
Similfocaccia ripiena di pomodori secchi e caciotta affumicata
- Uova sode infornate dei Cudduraci

E per finire... dopo aver fatto un bel sonnellino digestivo....

Pittepie
- Cudduraci
e ovviamente.... tanta cioccolata delle uova di pasqua!

Il tutto annaffiato di acqua fresca e buon vino rosso.

Alcuni di questi piatti li conoscete già, altri ve li posterò nei prossimi giorni!

2 commenti:

  1. [...] Pasqua non è veramente Pasqua senza le tipiche ciambelle con le uova… almeno per me ovviamente! D’altra parte questa tradizione tipicamente calabrese, ma diffusa in buona parte del meridione, ha origini antiche come la simbologia che lega, come risaputo, le uova alla rinascita primaverile. E in verità di ricette per fare le ciambelle pasquali ne esistono un’infinità, così come infiniti sono i nomi che queste assumono a seconda dell’impasto e della zona geografica in cui vengono preparate, Campanari, Cuculi, Cuzupe, Ninni… Fra tutta questa varietà ho scelto di presentarvi una delle possibili ricette per fare i Cudduraci, nome assunto da questo dolce nella zona del regino, dove tradizionalmente tali ciambelle venivano scambiate tra i fidanzati (e preparate per questo a forma di cuore e con tantissime uova) come simbolo di amore e prosperità.  Oggi la tradizione di scambiarle tra fidanzati si è persa, ma quella di mangiarle durante la scampagnata del Lunedì di Pasqua è rimasta così come proposto nel menù che vi ho presentato. [...]

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