sabato 7 maggio 2011

Un gattò pitagorico per cena...


Gattò pitagorico di patate!
Anche se il titolo del post avrà inorridito i gatti di Nisetta, il piatto che vi propongo oggi non ha (ovviamente) nulla a che fare con i felini... ma è semplicemente la "napolinizzazione" del termine francese gateau, ovvero torta.
In verità questo piatto non ha molto a che fare neanche con le torte o i dolci, infatti altro non è che un sostanzioso sformato di patate, latte, formaggio, uova e aromi... quanto meno nella mia versione, come sempre rigidamente vegetariana.
E' perfetto come piatto per i buffet o le cene fredde, perché lo si può preparare anche il giorno prima ed è buono freddo, anche se io personalmente lo preferisco tiepido con il formaggio che fila.
Dosi: 1,7 di patate circa, 4 uova, latte, noce moscata macinata, 50 gr. di parmigiano, 30 di pecorino, mezza scamorza affumicata, pepe, sale, olio d'oliva, qualche cucchiaio di pangrattato.
Procedimento: Per prima lavate e lessate le patate con la buccia fin quando non saranno ben tenere. Nel frattempo in pentolino cuocete due uova fino a farle diventare sode e mettetele da parte perché vi serviranno per il ripieno.
Una volta cotte le patate, scolatele e passatele sotto l'acqua fredda. Prendete quindi una ciotola capiente e uno schiacciapatate e iniziate a schiacciarle. Se come me non amate la fatica inutile, schiacciatele con tutta la buccia, questa infatti rimarrà dentro lo schiacciapatate e avrete una bellissima purea di patate senza dover perdere tempo in attività noiosissime come la sbucciatura.

Quando avrete schiacciato tutte le patate, aggiungete nella ciotola due uova, il parmigiano, il pecorino, un pizzico di pepe, un po' di sale e una spolverata di noce moscata. Mescolate per bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e poi aggiungete ad occhio, pian piano, un po' di latte fin quando non otterrete un purè abbastanza denso, ma cremoso.


Prendete quindi una teglia da forno, copritela di carta da forno e cospargetela con un filo d'olio e del pangrattato in modo da fare un sottile strato omogeneo che includa anche i bordi.
A questo punto versate, sopra lo strato sottile di pangrattato, circa metà del composto di patate. Poi disponete, sopra questo primo strato, le due uova sode tagliate a pezzetti e, sopra queste, la scamorza tagliata a fettine non troppo sottili.
Ricoprite quindi il tutto con il resto del composto di patate in modo da chiudere lo sformato. Spolveratelo con un po' di pangrattato misto a parmigiano e cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi fin quando non è ben cotto.

2 commenti:

  1. ma i pitagorici avevano le patate? non ho mai sentito di patate pitagoriche...

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  2. Ehhhh beh.... i pitagorici nel tempo si sono evoluti... le fave continuano a non mangiarle, ma le patate... :)

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