martedì 15 marzo 2011

Insalata agrodolce d'overture



Ecco un’altro di quelli che ormai considero i miei “classici”, un’insalata semplice ma sfiziosa che spesso propongo a inizio pasto, soprattutto se ciò che viene dopo è di una certa... consistenza!

Le dosi sono ovviamente inesistenti, perché dipendono dai gusti. Dirò comunque che per una bella ciotola di insalata servono: un ciuffo di insalata scarola (riccia o non riccia, scegliete voi), un grapolino d’uva (tanta da riempire una tazza), tre cipolle medie, aceto di buona qualità (barricato sarebbe l’ideale), olio extravergine d’oliva, sale, un paio di cucchiai di zucchero.



Per una questione di colori io solitamente uso cipolle e aceto rosso se l’uva è bianca, ma preferisco cipolle dorate e acetp bianco se l’uva è rossa. Se usate due colori d’uva... fate un po’ come vi pare!

Lavate, asciugate e rompete in pezzi le foglie di scarola. Lavate l’uva e se i chicchi sono grandi tagliateli a metà. Tagliate quindi la cipolla a spicchi sottili per il “lungo” (eresia, lo so!) per ottenere delle strisce.



In una padella antiaderente versate un paio di cucchiai d’olio e tutta la cipolla. Rosolate a fuoco vivace finché la cipolla inizia ad appassire, dopodiché unite lo zucchero, il sale e l’aceto. Alzate la fiamma al massimo per far evaporare l’aceto e mescolate in continuazione. Dopo qualche minuto togliete dal fuoco e ponete a raffreddare.

Quando le cipolle sono fredde, mescolate tutto (cipolle con il loro sugo, insalata e uva) completando infine con due o tre cucchiai di olio crudo. C’est tout!

3 commenti:

  1. onnivora ma piddicchiusa15 marzo 2011 alle ore 20:37

    queste insalate con frutta e frutta secca stanno spopolando. soprattutto quando arriva la primavera comincia a partire la schicchera della bizzaria :-) mia nonna sarebbe impallidita lei che non metteva nemmeno l'aceto nell'insalata di pomodoro figuriamoci mischiare frutta e insalata! ma devo dire che, superata la fase dello shock iniziale (quando si pensa che allo chef è partito il cervello), si possono immaginare molti accostamenti con noci, uvetta, pesche... ovviamente il tocco di colore di nisetta è superapprovato. naso occhi e gola sono un tutt'uno quando ci si mette a tavola :-)

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  2. se ti dicessi che nel medioevo l'accostamento con la frutta era normale?

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  3. onnivora ma piddicchiusa17 marzo 2011 alle ore 14:48

    vuoi che non lo abbia imparato nelle tue cenette medievali? ;-)
    mia nonna comunque non avrebbe sentito ragioni lo stesso...
    a me piacciono molto queste insalate, l'unica perplessità è l'associazione aceto-zucchero

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