
Il pane che è in questo cesto l’ho fatto io, ma io non faccio il pane in casa. Paradosso? Menzogna? Contraddizione? Forno in giardino anziché dentro casa? Naaaaa!!!!! Niente di tutto ciò. Semplicemente... diciamo... polisemia!!! Pane è il nome PROPRIO (proprissimo!!!!) sia di quelle belle forme fragranti che il fornaio fa con grande maestria ogni giorno, con miscele di farine e forni appositi, sia di sfiziosità particolari con cui di tanto in tanto mi capita di gingillarmi nella preparazione di un menù. Detto in modo più chiaro: il pane normale lasciamolo fare ai fornai che sono più bravi!
Sono eretica? Certo, per patrimonio genetico e per vocazione. LO SO che siamo in piena era di macchine per fare il pane in casa e che è una cosa che dà grande soddisfazione! Ciononostante ribadisco che i fornai sono più bravi e da parte mia mi limito a impastare qualche panino speciale per accompagnare gli antipasti. Vero, faccio anche le pagnotte col lievito madre ... ma solo perché del lievito madre devi pur fartene qualcosa!!!! Ecco quindi come è nato il cesto che vedete: pane di Tobi (il lievito madre), panini ai ciccioli, panini alla cipolla e pane nero... perché da noi il meraviglioso pane nero che c’è oltre le Alpi difficilmente si trova!!! Il tutto accompagnato da un’agliata in puro stile medievale e del burro aromatico da spalmare!
Dato che NON faccio il pane, non posso spiegarvi come faccio il pane. Ha senso, no? O forse oggi sono solo pigra a scrivere? Però se non siete vampiri vi posso parlare di come si fa l’agliata...