Ricoprite con un filo d'olio e poi cuocete in forno fin quando le foglie non si doreranno un po'.
Servite caldi o freddi, come preferite!
Il cioccolato da usare è il classico fondente (al 40%, poco più poco meno) di cacao. Van bene anche tutti quelli con dicitura “cioccolato da copertura”. La glassa si può fare con la panna, col latte e anche con l’acqua! Oltre che per glassare, potete usare la ganache anche per farcire le torte: cioccolato dentro e cioccolato fuori insomma!
Con la panna: cioccolato fondente 200 g, panna fresca (ok quella da montare) g 125
Con il latte: cioccolato fondente 200 g, latte g 100
Con l’acqua (un po’ più triste) per gli allergici al latte: cioccolato g 200, acqua g 100, olio di semi 1 cucchiaio.
Tagliate a pezzetti il cioccolato (ne esistono in commercio dei tipi già in “pastigliette”, pensati apposta per esser sciolti). In un pentolino, portate a bollore il liquido scelto. Se è il latte, toglietegli la “pelle” e buttatela. Allontanatelo dal fuoco e buttateci tutto il cioccolato. Lasciate riposare un paio di minuti perché il cioccolato si sciolga, quindi mescolate finché il composto è perfettamente omogeneo, senza più grumi. Ora la ganache è pronta per essere versata sui dolci da coprire.
Le torte o i pasticcini da glassare devono essere ben livellati e tagliati in modo regolare. Per avere una superficie liscissima, l’ideale è ricoprire prima il dolce con un disco di marzapane tirato col matterello e distribuire poi il cioccolato aiutandosi con una spatola. È fondamentale poter appoggiare la torta su una griglia, per lasciar cadere la ganache in eccesso.
Qui l’ho usata su una torta al grano saraceno, farcita di yogurt. Per disegnare le onde ho aspettato che fosse quasi solida e l’ho “mossa” con un cucchiaio disegnando dei grandi cerchi.
La pentola è ovviamente quella di coccio, riservata alle carni. Io poi ho quella per le verdure, quella per i dolci ecc. Il coccio, si sa, tiene i sapori! Se non avete una vostra pentola di coccio “del cuore”, usate pure una casseruola dal fondo pesante o, magari, addirittura in ghisa! La pentole di ghisa e il coccio, una volta sul fuoco, sono amiche e parenti. Solo nelle favole si odiano.
Ingredienti (le dosi sono approssimative e posson bastare per 4 persone): polpa scelta di bovino adulto (quella che usate per gli spezzatini) g 500, una cipolla, uno spicchio d’aglio, due carote, 50 g di uvetta, 400 g di pere non molto mature, sale, olio d’oliva, una spolverata di cardamomo e di cannella.
Schiacciate bene l’aglio (io uso il solito mortaio, quello destinato ormai solo all’aglio, perché conserva un certo profumo...), tagliate a spicchi la cipolla, a bastoncini le carote. Se però preferite tritare il tutto come per un battuto, per questa volta vi perdono, ma l’effetto finale NON è lo stesso. Tagliate a pezzi anche la carne e mettetela a rosolare qualche minuto in pentola con un filo d’olio e le verdure già tagliate. Versate acqua fredda quanto basta per coprire a filo la carne, aggiungete le pere pelate e tagliate a spicchi sottili, l’uvetta e le spezie. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fuoco dolcissimo per un paio d’ore, finché la carne è tenerissima e il liquido è diminuito. Solo verso fine cottura aggiungete il sale. Il risultato dovrà essere un umido immerso in abbondante sugo, con le verdure e la frutta talmente morbide da disfarsi.
A mio parere non sarebbe un piatto da accostare a dei vini, ma se proprio ci tenere, sceglietene uno profumato ma non troppo corposo, eventualmente un rosato.
Ingredienti per 5 o 6 persone: fagioli borlotti secchi 200 g circa, zucca (meglio quelle a pasta compatta, ma non è fondamentale) circa 700 g, due bei radicchi rossi trevigiani, olio d’oliva, due spicchi d’aglio, un pezzetto di grasso di prosciutto (o di pancetta), qualche pezzo di cotenna di maiale, formaggio grana a scaglie (per servire), sale e pepe.
Lasciate a mollo in acqua i fagioli per una notte perché si reidratino. In una pentola dal fondo spesso, mettete il grasso del prosciutto a rosolare a fuoco dolce, assieme all’aglio tritato finemente. Appena sono leggermente dorati, unite i fagioli e le cotiche e coprite tutto d’acqua fredda. Il volume d’acqua che mettete dovrà essere pari a quello dei fagioli. Cuocete a fiamma moderata, mescolando spasso. Quando i fagioli sono teneri unite la zucca tagliata a pezzi e proseguite la cottura finché è tenera. Togliete dal fuoco e, con l’aiuto di un mestolo, schiacciate buona parte dei pezzi di zucca. Solo a questo punto salate e, se vi piace, pepate leggermente. La zuppa deve risultare spessa, per cui se fosse troppo liquida lasciatela sul fuoco a bollire senza coperchio per addensarla.
Poco prima di servire lavate e tagliate a pezzetti piccoli il radicchio (non limitatevi a tagliarlo a fette perché poi i filamenti nella zuppa risultano fastidiosi). In una padella antiaderente fate saltare a fuoco vivace qualche minuto il radicchio con l’olio d’oliva. Devono appassirsi le foglie, ma con la parte bianca ancora croccante. Al momento di servire versate la zuppa nei piatti (o nelle ciotole) individuali, completando con un paio di cucchiai di radicchio e con formaggio grana a scaglie. Nel mangiarla il croccante e l’amaro del radicchio si mescolarano con il sapore morbido della zucca formando un piacevole contrasto.
Ingredienti: 800 g formaggio cremoso (tipo philadelphia), 200 g zucchero, 3 uova intere, 50 g maizena (amido di mais), 200 g pere, 150 g giuggiole cotte e denocciolate (200 crude), 80 g burro, 150 g biscotti.Tagliate a dadini le pere e cuocetele con le giuggiole, unendo un goccio d’acqua. Durante la cottura aggiungete acqua se serve, ma fate attenzione che la frutta resti piuttosto asciutta. Quando è cotto, togliete dal fuoco.
In una capiente ciotola unite formaggio, zucchero, maizena, uova e 2/3 della frutta. Frullate tutto con un mixer in modo da ottenere una crema. Unite a questo punto la frutta rimasta e mescolate.
A parte fondete il burro e sbriciolate finemente i biscotti (io uso uno dei mortai della mia collezione). Unite al burro i biscotti. Foderate i bordi di una teglia ad anello di carta da forno e versate sul fondo il composto di biscotti, schiacciandolo delicatamente con un cucchiaio in modo da formare la base della torta; fate in modo che salga sui bordi per almeno ½ cm. Versate la crema di formaggio e infornate a 170° per un’ora abbondante. La cheesecake sarà cotta quando anche il centro della torta si sarà gonfiato e, immergendovi uno stuzzicadenti, uscirà asciutto.
Lasciatela raffreddare completamente e tenetela qualche ora in frigorifero prima di servirla.