martedì 27 dicembre 2011

Cudduruni di spinaci, uvetta e noci

Riprendendo il menù che vi ho proposto per la Vigilia ecco un secondo tradizionale che spesso si usava fare per il cenone di magro nel sud della Sicilia e che è per sua stessa costituzione vegano e quindi adatto anche per chi non può mangiare latticini e uova.

La variante che vi presento è fatta con farina integrale, mentre nella ricetta originale si usava la farina di grano duro, scegliete voi quella che preferite.

Ingredienti: per la sfoglia esterna, 500 gr. di farina integrale (o di grano duro), olio extravergine d'oliva, sale, un panetto lievito di birra fresco. Per il ripieno, spinaci, uvetta, noci, cipolla, olio extravergine d'oliva.
Procedimento: Per prima cosa iniziate a fare la sfoglia esterna impastando la farina e una presa di sale  con il lievito sciolto in mezzo bicchiere d'acqua. Aggiungete un po' d'olio fin quando l'impasto non raggiungerà una consistenza soda ed omogenea come per l'impasto di una focaccia. Lasciate quindi riposare al caldo per circa un'ora. Nel frattempo preparate il ripieno facendo soffriggere in un po' d'olio la cipolla tagliata grossolanamente a cui poi aggiungerete gli spinaci puliti e lavati (o surgelati se non trovate quelli freschi).
Quando gli spinaci son cotti aggiungete un po' d'uvetta che avrete fatto rinvenire in un po' d'acqua calda, le noci pestate e un po' di pepe.
Divite l'impasto a metà e stendete due sfoglie sottili. Riponete quindi un delle due sfoglie in una teglia ricoperta di carta da forno fancedo in modo che i bordi escano un po' dalla teglia e riempitela con il ripieno.

Ricoprite quindi con l'altra sfoglia richiudendo bene i bordi su se stessi e poi bucherellate la superficie con una forchetta.
Cuocete in forno caldo a 180 gradi fin quando non sarà leggerment dorata in superficie.
Servite fredda o tiepida.

venerdì 23 dicembre 2011

Il tronchetto di natale al cioccolato

Ecco il classico tronchetto farcito di crema al cioccolato. Per esagerare gli abbiamo aggiunto dei bigné caramellati, posti lungo il “ramo” come delle piccole pigne dorate.

Pasta biscuit per il rotolo: farina g 200, uova 4, zucchero g 180, lievito 1 bustina, acqua 10 cucchiai.

Separare gli albumi dai tuorli. Montare gli albumi con metà zucchero e i tuorli con l’altra metà. Unire l’acqua ai tuorli. Setacciare il lievito con la farina. Amalgamare tutti gli ingredienti in una grossa ciotola, mescolando lentamente dal basso verso l’alto perché non si smontino gli albumi.

Stendete la pasta su una leccarda foderata di carta da forno, dandole una forma rettangolare e tenendo uno spessore di circa ½ cm. Infornate a 180° finché è dorata, ma fate attenzione che non cuocia troppo o si seccherà e nell’arrotolarla si romperà. Togliete dal forno e arrotolate su un canovaccio pulito, lasciandola raffreddare “in piega”.

Crema pasticcera al cioccolato: vi rimando alla nostra ricetta. Ne basta una dose.

Crema ganache per coprire: vi rimando anche qui al nostro post precedente. Vi servono però almeno 200 g di cioccolato fondente.

Foglie al cioccolato: pasta frolla, cioccolato fondente, granella di mandorle.

Stendete la pasta frolla ad uno spessore di pochi millimetri (come per dei biscotti) e ritagliate le forme delle foglie con un coltello. Cuocetele a 180° in forno e lasciate raffreddare. Nel frattempo sciogliete a bagnomaria il cioccolato. Appena è fuso toglietelo dal bagnomarie e mescolatelo molto energicamente, per emulsionare la parte grassa. Distribuitene un poco sui biscotti e completate con la granella. Se di foglie ne fate parecchie, potete poi proporle anche da sole come biscottini per il caffè: sono tanto semplici quanto buoni!

I bigné: bigné (qui per mancanza di tempo confesso che li ho presi già pronti... eresia!!!), crema pasticcera bianca o al cioccolato (comunque una dose va bene), zucchero 200 g.

Caramellate lo zucchero con qualche cucchiaio d’acqua e, mentre il caramello è ancora liquido, immergete i bigné (vuoti!) nella parte alta. Poneteli poi da parte in luogo asciutto, facendo attenzione che non si appiccichino tra loro. Li farcirete all’ultimo minuto (perché non si bagnino e il caramello non si sciolga), inserendo la crema dal basso con la sacca da pasticcere.

Assemblaggio: srotolate delicatamente la pasta e spalmatela con la crema pasticcera al cioccolato. Riavvolgetela e mettetela in figorifero a compattarsi protetta da plastica alimentare. Dopo un paio d’ore preparate il tronchetto. Prendete un vassoio abbastanza grande per contenere il tutto. Togliete dal frigorifero il rotolo e tagliatene un pezzo, per creare il “ramo” e posizionatelo lateralmente rispetto al “tronco”. Coprite la superficie con la ganache (che dovrà essere quasi fredda per poterla spalmare senza che coli) formando l’effetto “corteccia” con il dorso di un cucchiaio. Rimettete il tutto in frigorifero fino al momento di portare in tavola, quando farcirete i bigné e li adagerete lungo il “tronco”, assieme alle foglie!

martedì 20 dicembre 2011

Un menù della Vigilia tradizionalmente... vegetariano!

Natale a tavola, si sa, vuol dire tradizione e grandi mangiate, così ho deciso di proporvi un menù per la Vigilia di Natale assolutamente tradizionale...


Zippole salate
Tartine miste al paté di olive nere e verdi

Zuppa alla santé con tocchetti di pane e varietà di palline fritte

Insalta di arance e finocchi arricchita con formaggio pecorino fresco o caciotta
Gattò di patate
Cudduruni

Zippole al miele
Palline di cioccolato rotolate nel cocco
Torroncini di Bagnara
Bicchierini al cioccolato ripieni di zuppa inglese


Va beh, l'ammetto... tradizionale solo per me!
Magari, per chi la Vigilia di Natale è abituato a mangiar pesce, un menù completamente vegetariano lo è un po' meno. Eppure vi assicuro che quelli proposti son quasi tutti piatti tipici della cucina meridionale, che, tradizionalmente, si servono durante il periodo natalizio. Come le Zippole ad esempio, soffici frittelle lievite che, quando ero bambina, mangiavamo come pranzo il giorno della Vigilia per "tenerci leggeri" in vista del Cenone o il Cudduruni, sformato ripieno di spinaci e noci, secondo tipico in una cena di "magro" come quella della Vigilia.

mercoledì 14 dicembre 2011

Dolcetti alle nocciole ricoperti di cioccolato!

Ecco dei dolcetti perfetti per fare colazione la mattina, magari come allenamento in vista delle abbuffate natalizie (si sa che lo stomaco è un muscolo e quindi, come tale, deve essere tenuto in costante esercizio, no?).

 Dolcetti alle nocciole ricoperti di cioccolato

In alternativa, se proprio a colazione non volete appesantirvi, potete sempre gustarli al pomeriggio come accompagnamento ad un buon the o meglio ancora ad una cioccolata calda con la panna che mette sempre di buon umore. Il procedimento per prepararli è abbastanza semplice e rapido, mentre per la copertura di cioccolato potete utilizzare la glassa di Nisetta.

Ingredienti per 8 dolcetti: 100 gr. di farina 00, 80 gr. di farina di nocciole, mezza bustina di lievito per dolci, 100 gr. di zucchero, 2 uova, 100 ml di latte, 60 gr. di burro, qualche cucchiaio di glassa al cioccolato e codette di zucchero colorate per guarnire.
Procedimento: Sbattete in una ciotola le uova con lo zucchero, quindi aggiungete il latte e il burro fuso (mi raccomando di farlo intiepidire). Qundi aggiungete il lievito e  i due tipi di farina (se non trovate quella di nocciole potete prepararla in casa tritando molto finementecon un robot da cucina delle nocciole spellate e leggermente tostate) che avrete precedentemente setacciato insieme.
Mescolate quindi il tutto per bene in modo che l'impasto diventi omogeneo e poi versate a cucchiaiate in piccoli stampi tondi ricoperti di carta da forno o in formine per muffin in silicone.

Cuocete tutto in forno a 180 gradi fin quando i dolcetti non saranno ben dorati.

Una volta freddi tirate fuori i dolcetti dalle formine e ricopriteli con un buono strato di glassa al cioccolato decorando con le codette di zucchero.

domenica 11 dicembre 2011

Insalata d’inverno con ceci e senape

In attesa di abbuffarvi con i pranzi delle feste, ecco un’insalata leggera e salutare, giusto per sentirsi un po’ meno in colpa quando poi ci/vi dedicherete a dolciumi superdolci e tris e quadris di primi!

Può essere o un piatto unico o un originale antipasto.

Ingredienti per una ciotolona: un bel radicchio rosso travisano, una scatola di caci (in mancanza di quelli lessati da voi...), una bella fetta di pane nero, 4 cucchiai di senape delicata e 1 cucchiaio di miele, un paio di scalogni, olio d’oliva, aceto di mele (o comunque non forte).

Lavate e tagliate finemente il radicchio. Tagliate a bastoncini, a cubetti o come pare a voi la fetta di pane. Subito prima di servire (non fatelo prima se no il radicchio si “smoscia”), in una padella antiaderente rosolate dolcemente lo scalogno tritato con un po’ d’olio. Unite i ceci, la senape, il miele, il sale e un po’ d’aceto e fate saltare il tutto a fiamma vivace per uno o due minuti. In una grossa ciotola mescolate il radicchio e il pane con i ceci e la loro salsa e servite immediatamente.

venerdì 9 dicembre 2011

Blanco y negro: piatto unico con fagioli piccanti e manioca al cocco!

Questa fantasia cromatica mangereccia si ispira un po’ al Messico, ma col libertà di interpretazione! I fagioli sono quelli neri messicani, resi piccanti dai peperoncini verdi, e ad accompagnarli c’è un delicatissimo umido di manioca e platano cotto nel latte di cocco. Per quanto da leggere l’accostamento possa sembrare alta intrugleria stregonesca, suggerita in diretta da qualche mamy o stregone caraibico, in realtà ne risulta un accostamento molto armonico e delicato, perfetto per esser arrotolato in morbide tortillas.

Eccovi le dosi per 4 persone circa:

fagioli: fagioli neri secchi g 250, peperoncini verdi piccanti 2, olio di semi, un grosso spicchio d’aglio, sale.

umido di verdure: una manioca di misura media, un platano (la banana verde da cuocere), una banana matura, una cipolla, circa 200 g di latte di cocco (si trova in vendita in scatola), uno spicchio piccolo d’aglio, sale, ½ cucchiaino di zenzero in polvere.

“tortillas”: 300 g di farina bianca 00, 150 g circa di farina di mais (io qui ho usato quella bianca, ma va benissimo quella gialla da polenta), due cucchiai d’olio di semi, sale, latte e acqua q.b.

Mettete a mollo i fagioli almeno sei ore prima. Cuoceteli poi a fuoco dolcissimo sommersi d’acqua, con l’aglio schiacciato. Durante la cottura aggiungete il peperoncino privato di buona parte dei semi (sono piccantissimi, lasciatene giusto un pochino) e tagliato a pezzetti. Se dovete aggiungere acqua, fate in modo che sia calda perché per la cottura dei legumi è importante. Salateli solo quando i fagioli sono ben cotti e il liquido si è addensato.

Mentre i fagioli cuociono procedete con le altre verdure. Pelatele o sbucciatele e tagliatele tutte a grossi pezzi, a parte la cipolla che va invece tritata finemente. Mettete il tutto in una pentola dal fondo pesante (io ho usato la pentola di coccio) e coprite con il latte di cocco e con tre bicchieroni d’acqua. Fate bollire finché le verdure sono ben tenere e il liquido si è ridotto a una crema. Salate durante la cottura, senza esagerare perché deve essere di gusto delicato, ma aggiungete lo zenzero solo alla fine.

Per queste “specie” di tortillas procedete come per le crepes: in una ciotola stemperate bene le farine con un misto di acqua e latte, aggiungendone finché otterrete una pastella densa. Unite olio e sale e lasciate riposare un paio d’ore in frigorifero. Poco prima di portare in tavola il tutto, cuocete le tortillas come se fossero crepes, ungendo leggermente una padella antiaderente e caldissima con dell’olio di semi (aiutatevi con un pezzetto di carta assorbente o con una mezza patata) e versandoci ogni volta un mestolo di pastella. Girate la tortilla quando è cotta da un lato, per dorarla anche sull’altro.

Portate in tavola il tutto ben caldo, accompagnandolo con della birra spumeggiante!

martedì 6 dicembre 2011

Funghi ripieni gratinati

Ecco un'altra ricetta velocissima, golosa e, soprattutto, facilissima da preparare. Probabilmente molti di voi già la conoscono (è decisamente tradizionale nel sud italia), ma in caso contrario, vi assicuro che è assolutamente da provare...
...Funghi ripieni gratinati!

Personalmente trovo che questi funghetti siano perfetti per i buffet in quanto sono buonissimi anche freddi ed essendo già per loro stessa costituzione monoporzionati, son molto semplici da servire. In alternativa van benissimo anche come antipasto o contorno per un secondo leggero... insomma sono decisamente poliedrici e, come sempre, vegetariani!

Ingredienti: funghi champignon, pangrattato, olio extravergine d'oliva , sale, pepe, aglio, parmigiano gratugiato, pecorino grattugiato, prezzemolo (facoltativo, io per esempio non lo metto).
Procedimento:  
Per prima cosa pulite in funghi togliendo il gambo e la pellicina esterna con un coltello.


Preparate quindi il ripieno mescolando in una ciotola il pangrattato, i formaggi, sale, pepe, l'aglio tagliato finemente, il prezzemolo (facoltativo) sminuzzato, un po' d'olio e qualche cucchiaio d'acqua in modo da amalgamare bene il tutto e rendere il ripieno umido.


 
Riempite quindi ciascun fungo con questo composto, pressando bene in modo che sia compatto e quindi riponete in una teglia cosparsa con un po' d'olio.


Prima di riporre in forno, passate un filo d'olio sulla superficie di ciascun fungo e quindi fate cuocere a forno molto caldo fin quando saranno ben gratinati. Controllate durante la cottura che i funghi non si asciughino troppo e in caso, aggiungete sul fondo della teglia qualche cucchiaio d'acqua.
Servite caldi o freddi, come preferite!

venerdì 2 dicembre 2011

Crema di marron glacé ... per un tè con le crêpes!

I tè pomeridiani, caldi e profumati, sono uno dei piaceri dell’inverno! In quest’occasione l’ho proposto con delle crêpes ancora fumanti accompagnate da un assortimento di salse, frutta e leccornie varie con cui farcirle: banane alla cannella, crema pasticcera (da combinare con le banane), brodo di giuggiole, ganache di cioccolato (calda) e una golosissima crema di marron glacé. Eccovi le ricette, in modo che anche voi possiate godervele in un pigro pomeriggio di questo freddo dicembre.

Per le crepes vi rimando alla nostra ricetta classica, a cui siamo affezionate.

Crema di marron glacé: 200 g di marron glacé (quelli in pezzi van benissimo), panna freschissima (va bene quella da montare) g 250.

La procedura è semplicissima. Tenete da parte un paio di marron glacé. Tutti gli altri frullateli con la panna, in modo da ottenere una crema fluida. Versate in una ciotolina e decorate con i frutti tenuti da parte. Conservate la crema in frigorifero fino al momento di usarla. È facilissima e molto golosa e la potete usare anche per farcire pasticcini, torte, rotoli e ... il panettone!!!!

Banane alla cannella: due banane, 80 g di burro, 80 g di zucchero di canna grezzo (quello umidiccio e che profuma vagamente di liquerizia), una generosa spolverata di cannella.

Subito prima di servire le crepes, tagliate le banane in pezzetti (io come al solito le taglio in bastoncini). In una pentola antiaderente sciogliete il burro. Unite le banane, lo zucchero e la cannella e fate saltare qualche minuto a fuoco molto alto. La frutta deve solo scottarsi, ma restare cruda all’interno.

Portate in tavola le crêpes calde con le varie farciture in ciotoline colorate, comode per esser provate meticolosamente una dopo l’altra. Ah... e non dimenticatevi il tè!